
Kung Fu:
lo stile Hong Jia Quan

Premessa
Generalmente col termine Kung fu (approfondimento sull'origine del nome) si intendono le arti marziali cinesi tradizionali riconosciute patrimonio nazionale del Paese. La scuola Zhong Dao si propone di diffondere e promuovere lo spirito autentico di questa disciplina nel nostro contesto sociale. Questo implica due aspetti, da un lato il legame con la tradizione, dall’altro la sperimentazione o innovazione. Mentre il primo riguarda lo studio attraverso i principi filosofici e teorici tramandati dagli insegnamenti dei maestri all’interno di un determinato lignaggio, il secondo si concentra sulla sperimentazione di tali contenuti nella pratica. In merito a ciò, la nostra idea di fondo rimane quella di considerare lo studio dello stile trasmessoci non come fine a sè stesso, ma come mezzo di arricchimento personale. In altre parole, è importante comprendere l’essenza delle teorie radicate in questa disciplina, ma è altresì importante sperimentarle e reinterpretarle in prima persona, al fine di sviluppare un uso più efficace del sistema mente-corpo e una migliore conoscenza di sé.
Origini
La nostra scuola insegna lo Hong Jia Quan 洪家拳 (stile della famiglia Hong), uno stile originario del Sud della Cina conosciuto più semplicemente come Hong quan, o in dialetto cantonese Hung gar.
La sua origine storica non è certa, ma l’episodio più accreditato parla di alcuni monaci Shaolin della provincia dello Henan che hanno portato il loro insegnamento nelle regioni più a sud del Fujian, durante la caduta della dinastia Ming (1600 ca). Al tempo esisteva in questa provincia un altro noto tempio buddhista che diede asilo ai monaci fuggiti dall’invasione dei Manciù. Secondo i riferimenti storici, le truppe barbare dei Manciù contribuirono a far cadere una delle dinastie più durature della Cina, distruggendo e bruciando molti templi, fra cui Shaolin.
Lo stile Hong quan venne poi reso celebre dall’eroe popolare Hong Shi Guan (1724-1814) che, dopo aver ricevuto gli insegnamenti, ne seppe fare il primo vero sistema scolastico, dando anche il proprio nome allo stile. Il contenuto è stato quindi tramandato per secoli dai suoi successori, che apportavano modifiche al metodo in base alle proprie esigenze individuali, rendendolo sempre più coinciso ed efficace.
Nelle province di Fujian, Taiwan e Guangdong si è concentrato per un lungo periodo (fino alla nascita della repubblica) il maggior numero di maestri e praticanti di questo stile. La diffusione delle arti marziali è stata possibile grazie alle numerose rivolte popolari contro il governo e i coloni che venivano dall’estero, e ai frequenti scontri per la supremazia marziale fra differenti scuole (o confraternite).
Uno dei massimi esperti di Hong quan è stato Lin jia Kun (林家坤) , un veterano dell’esercito nazionalista cinese che ha praticato e condiviso le proprie conoscenze marziali con Zhang Ke Zhi (張克治), maestro del nostro Chen Chin Ho.
Le Tecniche
L’Hong quan è caratterizzato da movimenti precisi e ben definiti, a differenza delle tecniche a lungo raggio peculiari negli stili del nord, qui sono a portata ristretta, dove dominano azioni rapide ed esplosive. Una caratteristica che si dimostrerà basilare nel praticante, è la necessità di un certo lavoro interiore (Qigong) per assimilare la struttura di questo stile, che diverrà essenziale per lo sviluppo del potenziale personale.
Le forme e gli animali
Quello con gli animali è un rapporto strettamente simbolico, che affonda le proprie radici nella storia universale umana e successivamente nella mitologia cinese. Il legame con le arti marziali è nato dell’esigenza di comprendere le forze dell’uomo: poichè solo dall’osservazione delle abitudini di questi ultimi è stato possibile analizzarne gli istinti prevalenti. Nel corso dei secoli, i grandi maestri hanno saputo codificarne i movimenti in forme, e da queste hanno elaborato dei veri e propri sistemi di combattimento. Ogni forma imita e simula tratti specifici animaleschi, che svolgono importanti funzioni di lavoro interiore nel praticante.
Ogni animale allena specifiche caratteristiche nel praticante: la tigre rinforza le ossa, il serpente allena il Qi (flusso energetico), la gru allena la precisione, il leopardo allena la forza, la scimmia allena l’agilità e il drago allena la mente. E’ interessante notare come il drago pur essendo una creatura mitologica, sia stato preso d’ispirazione ed inserito nelle forme animali per allenare la struttura più complessa nell’uomo, la mente (in Cina sinonimo di spirito). Un detto antico dice: ”La tigre è forte e robusta, poichè scende dal pendio della montagna, il serpente è liscio e flessibile nel scivolare rapidamente fra l’erba, la gru è pronta a tagliare il vento in volo e districarsi fra i rami, la scimmia è agile e sempre all’erta nel raccogliere i frutti sugli alberi, il drago è libero e non ha preoccupazioni nel suo volo fra le nuvole”.
Il percorso del sistema Hong quan è variegato ed estremamente adattabile a seconda del soggetto che lo pratica. Nell’apprendere ognuna di queste forme il praticante è richiamato ad un lavoro costante e progressivo, si dice infatti:”impara le forme, conoscine l’essenza e raggiungi la comprensione di esse”.
Forme (套路 tàolù)
Nel nostro programma viene inizialmente studiata una forma propedeutiche che permetterà agli studenti di acquisire un livello base di coordinazione motoria, capacità necessaria per facilitare la pratica delle successive forme dello stile. Questa è conosciuta col nome di:
• 連步拳 lián bù quán “Pugno dei passi legati”
Successivamente lo studente si immerge nello studio degli stili relativi agli animali con tre forme basilari che si ispirano rispettivamente alle teorie e ai principi di tigre, serpente e gru. Queste vengono alternate da tre forme con armi (兵器 bīng qì) quali: bastone, spada e sciabola, da sempre conosciute per il loro uso bellico ma anche come preziosi strumenti di perfezionamento. Una volta padroneggiato il programma il praticante inizia l’apprendimento di due forme avanzate: la prima che si fonda sullo stile combinato tigre-gru, si caratterizza per il suo forte orientamento nell’applicazione pugilistica; la seconda (considerata uno dei "tre segreti" dello stile) è conosciuta per il forte lavoro energetico e simbolico sul praticante.
Elenco forme:
• 工字伏虎拳 gōng zì fú hŭ quán “Domando la tigre a forma del carattere I”
• 靈蛇出洞 líng shé chūdòng “L’abile serpente che emerge dalla caverna”
• 單鶴朝技 dān hè cháo jì “La gru solitaria rivolta verso il tronco dell’albero”
• 蟠龍棍 pán lóng gùn “Bastone a spirale del drago”
• 柳葉單刀 liŭyè dān dāo “Sciabola singola delle foglie di salice”
• 洪門劍 hóng mén jiàn “Spada della scuola Hong”
• 虎鶴雙形 hŭhè shuāng xíng “Doppia forma della tigre e della gru”
• 鐵線拳 tiě xiàn quán “Pugno del filo di ferro”
Con stage e incontri specifici sarà possibile studiare anche le forme avanzate insegnateci dal Maestro Chen Ching Ho. Queste sono:
• 五禽拳 wŭqín quán “Cinque animali: tigre, serpente, gru, drago, scimmia”
• 五形拳 wŭxíng quán “Cinque forme: tigre, leopardo, serpente, gru, drago”
• 十形拳 shí xíng quán “Dieci forme: tigre, leopardo, serpente, gru, drago”
• 洪門槍 hóng mén qiāng “Lancia della scuola Hong”
• Forme Esotiche: Ubriaco, Flauto, Ombrello, Ventaglio, etc...
Applicazioni (應用法 yìngyòngfă)
Per quanto riguarda la parte applicativa elenchiamo di seguito i principali contenuti su cui lavoriamo:
• Pratica delle tecniche base del serpente e della gru in coppia: parate e attacchi
• Pratica delle singole movenze tratte dalle forme in coppia attraverso sequenze
prestabilite
• Uso della forza interna come protezione da attacchi (applicazioni di qigong)
• Allenamento con sacco e colpitori
• Allenamento al manichino di ferro
• Principi degli animali applicati al pugilato: condizionamento corporeo in
riferimento alle distanze e ai riflessi
• Combattimento libero
7° Ji
- esercizi propedeutici (ji ben)
- Posizioni (bu fa)
- Calci (tui fa)
- forma "lián bù quán"
6° Ji
- 15 ripetizioni con anelli
- forma "gōng zì fú hŭ quán"
5° Ji
- 15 ripetizioni con anelli
- forma "pán lóng gùn"
4° Ji
- 20 ripetizioni con anelli
- forma "líng shé chūdòng"
3° Ji
- 20 ripetizioni con anelli
- forma "hóng mén jiàn"
2° Ji
- 25 ripetizioni con anelli
- forma "dān hè cháo jì"
1° Ji
- 25 ripetizioni con anelli
- forma "liŭyè dān dāo"
1° Duan
- 30 ripetizioni con anelli
- forma "hŭhè shuāng xíng"
- forma a scelta
- combattimento libero
- articolo scritto
2° Duan
- 30 ripetizioni con anelli
- forma "tiě xiàn quán"
- forma a scelta
- combattimento libero
- relazione scritta



